Il nostro carissimo amico di lunga data, il Maestro Libero Michelini, ci ha lasciati serenamente il 1° ottobre 2023, lasciando un vuoto immenso e un profondo dolore che ha toccato ognuno di noi.
Solo pochi giorni prima di questa triste perdita, abbiamo vissuto momenti commoventi condividendo in diretta video con il M° Libero un’importante sessione di allenamento di Karate-Do. Questo raduno aveva un significato speciale, rappresentando l’inizio ufficiale della stagione per l’Associazione culturale Keiko, di cui era co-fondatore, ed era un evento tanto atteso e desiderato dal nostro Maestro. Amava in particolare il centro cinofilo, il luogo in cui si è svolto l’allenamento.
Nonostante il Maestro Libero fosse costretto a letto dalla malattia, ha condiviso con noi la sua passione, la sua dedizione e la sua profonda conoscenza del Karate-Do, rendendo quell’occasione ancora più preziosa e toccante. Il ricordo di quel giorno rimarrà indelebile nei nostri cuori.
In onore del nostro amato Maestro e del suo impegno per il karate-do, i cari amici e l’intera associazione Keiko continueranno a mantenere viva la forza e la passione della via del karate-do. Il suo spirito rimarrà sempre presente, guidandoci e ispirandoci nel nostro percorso.
Buona Luce Maestro !
Qui di seguito condividiamo degli estratti di un apprezzato articolo pubblicato su un quotidiano locale in memoria e in onore dello stimato Maestro Michelini.
Il mondo del karate piange una delle sue colonne. Si è spento domenica 1 ottobre, all’età di 67 anni il Maestro Libero Michelini. Una vita, la sua dedicata all’arte marziale giapponese, iniziata con il primo Club di karate aperto nel ’77 a Caravaggio e proseguita tra corsi e gare, sino a quando la salute lo ha sorretto con la scuola Kanyukai di Fornovo e Capralba. Martedì i maestri e arbitri e gli allievi hanno gremito la chiesa parrocchiale di Fornovo per l’estremo saluto.
Il karate piange il Maestro Libero Michelini
Ha fatto della sua passione sportiva, il karate, una ragione di vita, come istruttore, maestro e arbitro e per decenni ha cresciuto generazioni e generazioni di ragazzi e ragazze insegnando la disciplina e il rispetto nei quali l’antica arte marziale giapponese fonda le sue radici. Il maestro Libero Michelini, 6° Dan, si è spento domenica 1 ottobre all’età di 67 anni dopo aver lottato per oltre un anno con il tumore al pancreas e al fegato. Fortissimo è stato il cordoglio a Caravaggio, dove ha vissuto aprendo il primo Club di Karate nel 1977 alle scuole elementari, ….(cont.)
Una grande passione per il karate
La grande passione di Libero Michelini, però, era il karate.
“Lo ha praticato da quando aveva 15 anni – ha raccontato la moglie Katia, che gli è stata affianco in palestra per tutti i 45 anni del loro matrimonio -. Diventato maestro ha aperto la scuola a Caravaggio nel ‘77, prima come Shotokenshukai e poi come Kanyukai (affiliate alla Fikta, ndr), proseguendo poi l’attività finché le forze lo hanno retto a Fornovo e Capralba. Ha insegnato a tantissimi, dai bambini di 6 anni sino agli adulti e quello che più mi ha colpito è che i suoi ex allievi, che ho conosciuto anch’io in tutti questi anni, sono venuti a fargli visita in questi giorni e anche martedì al funerale nella chiesa parrocchiale”.
Nel 2017 Michelini, insieme ai maestri Timur Güney, Gianluca Malengo e Giovanni Antonio Mocci, ha fondato la “Keiko” in Svizzera per divulgare il patrimonio culturale, tecnico e metodologico degli insegnamenti dei Maestri Hiroshi Shirai e Taji Kase.
I Maestri vestendo la Kama degli arbitri (lunga gonna nera usata nelle competizioni, ndr) e tutti i suoi atleti lo hanno accompagnato il corteo sino in chiesa – ha proseguito la moglie – per il funerale. C’era tantissima gente e don Angelo Storari nella sua omelia ha fatto un toccante discorso legato allo spirito, al rispetto e alla disciplina che sono alla base del karate e che Libero ha insegnato ai suoi allievi come un padre, un amico. Al termine della funzione sono state lette tre lettere, una scritta dai suoi allievi del Kanyukai. Poi, arrivati al cimitero di Caravaggio per la sepolture, tutti attorno gli è stato tributato il saluto “Oss” come segno di rispetto”. …