Il Karate di Yoshitaka Funakoshi (1906-1945)

.. raccontato dal Maestro Kase

- Potrebbe dire ai nostri lettori perché Yoshitaka Funakoshi ha avuto tanta influenza nell'evoluzione del karate Shotokan?

Quando ho cominciato a praticare il karate, i nostri sempai ci dicevano che Sensei Funakoshi Gichin era il pioniere del karate. Ma ci dicevano anche che l'evoluzione,la rivoluzione e lo sviluppo è stato portato avanti da suo figlio Yoshitaka.

Il suo karate era più veloce, più forte e più dinamico. Sensei Yoshitaka cercava l'efficacia e l'efficienza. Voleva sapere se le tecniche funzionavano realmente contro gli attacchi.

Ma quello che è realmente importante capire è che il grande sviluppo dal karate del maestro Funakoshi Gichin a quello praticato da Sensei Yoshitaka è stato possibile grazie al concetto di O-waza (tecnica da lunga distanza), con la massima velocità e forza.

Tuttavia non dobbiamo indugiare su questo punto, dato che quello che è veramente importante è padroneggiare gli O-waza per essere efficaci nei Ko-waza (tecniche da breve distanza
Gichin Funakoshi ha perfino detto che Seite (quando un braccio difende e l'altro contrattacca) è importante,ma più importante è Hente (difesa e contrattacco con lo stesso braccio) - Hente è direttamente collegato alla pratica dei Ko-waza. Per questa ragione è particolarmente importante capire il concetto e la storia degli O-waza.

Immaginiamo che l'esecuzione di uno tsuki a distanza di un metro richieda un tempo "x". Bene, quello che fece Sensei Yoshitaka fu aumentare la distanza poco a poco, forse fino a due o tre metri, cercando di eseguirla nello stesso tempo. Questo l'avrebbe resa più efficace, ed è qui che entra in gioco l'importanza della posizione fudo-dachi.

Quando erano in guerra, gli antichi samurai davano grande importanza ai Ko-waza (tecniche a breve distanza), quando si richiedeva azione immediata, perchè a questa distanza la loro vita era in pericolo. Più tardi, quando erano in pace, lo spazio per le tecniche fu aumentato,dando più importanza agli O-waza (lunga distanza) come metodo di allenamento.

Per esempio, le tecniche da lunga distanza erano usate nel kendo, per sviluppare e irrobustire il corpo, come esercizio. Comunque, un buon uso di questo sistema di allenamento aiuta a preparare i muscoli e successivamente a praticare i Ko-waza in modo efficace.

Con riferimento alle posizioni, la specialità di Funakoshi padre era kiba-dachi. Yoshitaka l'ha osservata e dopo alcuni esperimenti ha creato laposizione fudo-dachi, seguendo il proprio stile di tecniche più esplosive a lunga distanza. Questa è la ragione di questa nuova posizione, dato che queste tecniche eseguite dalla posizione di zenkutsu-dachi perdono molto della loro efficacia.La stessa cosa succede con i diversi tipi di movimenti.

Da fudo-dachi possiamo muoverci e cambiare direzione con la massima velocità e stabilità, cosa che non succede con le altre posizioni.

Un chiaro esempio della ricerca di maggior distanza e profondità nell'esecuzione di un pugno è la sequenza tecnica di Fumi-komi soe ashi, gedan zuki - soto uke del kata Empi.

- Quando ha visto Yoshitaka Funakoshi per la prima volta?

E' stato nel 1943. Sebbene il corso dei principianti di solito fosse seguito da Sensei Hironishi, un giorno entrò un sensei diverso. Non lo conoscevo e quando ho chiesto chi fosse mi hanno detto che era Waka Sensei (il giovane Sensei), figlio di Gichin Funakoshi.

In questa lezione, Yoshitaka sensei ci ha insegnare ad eseguire mae-geri lentamente, e senza appoggiare il piede a terra ad eseguire anche Yoko-geri e poi richiamando lo yoko-geri a eseguire mawahi-geri.

Poi ha detto: "Ora vi faccio vedere come lo facciamo normalmente" e ha eseguito tre calci che erano così veloci e forti che ricordo ancora di aver visto il lampo bianco dei pantaloni del karategi e di aver sentito un rumore che assomigliava a quello della tempesta. Fummo tutti molto colpiti.

Quando i nostri sempai ci insegnavano i kata, ci dicevano che quando Yoshitka Funakoshi eseguiva un kata, chi lo osservava provava una sensazione particolare, la tremenda impressione di un pericolo incombente.

Quello era il modo - dicevano - in cui si dovrebbero eseguire i kata. La gente che guarda deve sentire e notare qualcosa, sentire la vibrazione della nostra forza interiore e determinazione. Se gli spettatori non sentono niente, allora il kata non è eseguito correttamente, è un kata di ginnastica o di danza.

Fonte: FB Yoi, mensile di karate e discipline orientali di Sergio Roedner. 26.7.18