Quali sono le ragioni che ci spingono a voler saltare una lezione? Parliamo di saltare una lezione senza un motivo valido come la salute o impegni inderogabili. Analizziamo quindi i presupposti che ci troviamo ad affrontare: Un karateka medio, non agonista, di qualsiasi età, segue lo standard di 2 lezioni alla settimana, generalmente i giorni tra il lunedì e il venerdì. La lezione dura circa 1 ora, talvolta un po’ di più, pertanto l’impegno settimanale non sembra a prima vista essere così gravoso. Nella maggior parte dei casi il tutto si svolge dal tardo pomeriggio in poi, poiché quasi tutti hanno impegni lavorativi o di studio. Se a questo aggiungiamo che noi paghiamo (la maggior parte lo fa) per qualcosa che noi abbiamo cercato e scelto, non si spiega perché si senta questo insano bisogno di mollare tutto facendo finta di continuare la pratica ma di fatto fuggendo dai nostri impegni.
…stasera un certo Bruce si allena con noi…
Stasera non vado a karate perché…
- ci sono già andato due volte la settimana scorsa. Non vorrete che faccia un over training.
- il mio karate-gi non si è ancora asciugato, l’ho lavato solo quattro giorni fa…
- sono stanco di spiegare quei lividi giganteschi ai miei colleghi in ufficio.
- troppo esercizio fisico fa un male alle articolazioni. Meglio stare sul divano a guardare la TV.
- il mio sensei non vuole spiegarci i segreti sui colpi mortali, è una noia mortale senza i colpi mortali.
- il mio gatto non approva che lo lasci solo troppo spesso.
- le endorfine, che vengono rilasciate dal corpo quando ci alleniamo, creano dipendenza – e non voglio certo diventare un drogato. Meglio stare a casa ogni tanto.
- stasera fanno The Karate Kid in TV – solo per la terza volta questo mese. Ma, come il nostro sensei dice sempre, la ripetizione è la madre della perfezione. Quindi, questo conta come partecipare ad una lezione, giusto?
- alle ragazze non piacciono i ragazzi che praticano Karate, mi sono reso conto che è fuori moda. Mi prendo così una pausa per valutare la Zumba.
- non c’è nessun collegamento Wi-Fi al dojo… e io sto seguendo una serie su Netflix.
- non devo dimostrare nulla, non sono interessato ai gradi e ai dan, posso saltare tutte le lezioni che mi pare.
- il dojo è troppo affollato. Si rischia sempre di colpirsi per sbaglio.
- il dojo è troppo vuoto. È un mortorio, fa troppa tristezza.
- devo assolutamente scrivere a Babbo Natale, altrimenti sarà troppo tardi…
- questa sera c’è kumite… magari rischio di farmi male… non è che ho paura ma… meglio saltare.
- sento strane vibrazioni negative nel mio dojo, voi che dite?
- non credo di aver bisogno di migliorare troppo, potrebbe farmi male…
- mi riposo. Poi la prossima lezione sarò al 100%… forse meglio però aspettare quella dopo ancora, sarò al 200%.
- sono in attesa di ricevere un’illuminazione, non posso perdermi questo momento…
- devo ricordare il motivo per cui ho iniziato a fare karate… fino ad allora mi prendo una pausa di riflessione, tanto il karate non scappa mica…
sento strane vibrazioni negative nel mio dojo, voi che dite?
Ovviamente abbiamo scherzato, ma la cosa inquietante è che qualcuno di noi si riconoscerà in una di queste scuse. Può capitare, ma se dovesse capitare troppo spesso forse è un sintomo che il karate non fa per noi. Ricordate che ogni lezione è un’esperienza, l’unica cosa importante è ciò che ogni persona riesce a ricavare da quell’esperienza. Cercate di essere onesti con voi stessi, e quando ne avete l’opportunità scegliete di fare le cose che veramente vi piace fare. Così almeno non dovrete inventare scuse di questo tipo.
Fonte http://karategiblog.altervista.org/